martedì 16 novembre 2010

FUNIDOTTI

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In alcuni casi le funivie aeree non sono state impiegate solo come impianti di risalita ma anche come veri e propri viadotti (funidotti) per il sorvolo di ghiacciai o vallate.



FUNIVIA DEI GHIACCIAI

La prima applicazione di questa tecnica è stata nel 1958 con l'attraversamento del massiccio del Monte Bianco, con la cosiddetta Funivia dei Ghiacciai, fra Punta Helbronner e l'Aiguille du Midi, superando il Ghiacciaio del Gigante e la Valle Bianca, con 3 campate di complessivi 5 km, distese fra il pilone su roccia del Gros Rognon e quello aereo sotteso fra il Grand ed il Petit Flambeaux, con un franco massimo da terra di circa 300 m.



La tecnologia impiegata per la realizzare l'impianto è stata quella pulsée, con 12 grappoli di 3 cabine quadriposto ciascuno, ammorsate rigidamente a un cavo traente e scorrevoli a velocità intermittente su un cavo portante, con l'intermittenza dovuta alla salita e alla discesa dei passeggeri quando un gruppo di cabine impegnava una delle due stazioni estreme.



Questa soluzione, pur se audace per i tempi nei quali fu concepita, ha mantenuto la portata oraria troppo bassa (circa 200 pax/h) e i tempi di percorrenza troppo alti (circa 25 min).


VANOISE EXPRESS

Una seconda soluzione è stata impiegata nel 2003 per collegare fra loro i due comprensori sciistici di La Plagne e di Les Arcs in Savoia, con l'impianto Vanoise Express ad unica campata di circa 1.800 m ed un franco massimo da terra di 380 m.



In questo caso la tecnologia adottata è stata quella del va e vieni con 2 cabine bipiano da 200 passeggeri ciascuna, ammorsate rigidamente ad un cavo traente e scorrevoli su due cavi portanti di 75 mm di diametro: valori che hanno fatto definire questo impianto come il più grande del mondo.



Questa soluzione ha consentito di raggiungere un'alta portata oraria (2.000 pax/h), ma con tempi di attesa minimi comunque alti (intorno ai 10 min dovuti al moto va e vieni delle cabine).

3S BAHN

Una terza soluzione è stata impiegata nel 2004 per collegare fra loro i due comprensori sciistici di Wurzhöhe e di Pengelstein nei pressi di Kitzbühel in Tirolo, con l'impianto 3S Bahn a 2 campate per complessivi circa 3,5 km ed un franco massimo da terra di 400 m.



In questo caso la tecnologia adottata è stata quella 3S a moto continuo con 24 cabine da 24 passeggeri ciascuna, ammorsate automaticamente ad un cavo traente e scorrevoli su due cavi portanti di 54 mm di diametro.



Questa soluzione ha consentito di raggiungere comunque un'alta portata oraria (2.100 pax/h), ma con tempi di attesa minimi dovuti al moto continuo delle cabine.


PEAK2PEAK

Una soluzione gemella è stata impiegata nel 2008 per collegare fra loro i due comprensori sciistici di Whistler e di Blackcomb nei pressi di Vancouver in Canada, con l'impianto Peak2Peak a 5 campate per complessivi circa 4,4 km e 2 record mondiali: una delle campate lunga 3,024 km ed un franco massimo da terra di 436 m.



 Anche in questo caso la tecnologia adottata è stata quella 3S a moto continuo con 28 cabine da 28 passeggeri ciascuna, ammorsate automaticamente ad un cavo traente e scorrevoli su due cavi portanti di 56 mm di diametro.

Anche questa soluzione ha consentito di raggiungere un'alta portata oraria (2.050 pax/h), con tempi di attesa minimi.

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